“In un minuto c’è il tempo per decisioni e scelte che il minuto successivo rovescerà.” (Thomas Eliot)
Secondo la Recent Graduates Survey, i neolaureati italiani sono affascinati dal marchio Bayer, a cui attribuiscono la migliore immagine istituzionale.
La ricerca é stata condotta su un campione di 2500 neolaureati di tutte le universita’ italiane ed effettuata durante i Job Meeting e i workshop: tra le 116 aziende e multinazionali il cui brand é stato sottoposto a giudizio, i nostri “dottori” hanno posizionato al primo posto proprio la multinazionale farmaceutica, seguita da Coca Cola e Microsoft; al quarto posto Ferrari, al quinto Ikea e a seguire: Roche, Apple, Sky, Mediaset, Vodafone, Intesa San Paolo, Adecco, Nokia, Accenture, Oreal, Bnl, Auchan, Enel, Ferrero, Coop, Eni, Rinascente, Angelini farmaceutici.
Da notare il che il primato va a un’ azienda che combina in sé due caratteristiche, ovvero “multinazionale” e “settore farmaceutico”, capaci di suscitare in non poche persone dei veri e propri istinti bellici (!) mentre sono del tutto assenti nomi glamour come Armani, Gucci, Dolce&Gabbana: sembra che il mondo della moda non stimoli le corde dei futuri dirigenti e manager. Curioso, in un Paese che fa del fashion la sua bandiera.
Perchè Bayer? Per la credibilità, conquistata in anni di ricerche e innovazioni. Ma anche per l’ impegno che viene rivolto a problematiche sociali: da tempo l’ azienda sostiene la realizzazione di film “ad alto contenuto solidale” mentre di recente é stato creato il logo ‘Fast on Track NOT on Road!’ per una campagna di comunicazione che mira a diffondere tra i giovani la cultura di una guida su strada corretta, sicura e consapevole.
“Probabilmente – afferma Daniele Rosa, Direttore Corporate Communications del Gruppo Bayer in Italia – la capacita’ di parlare anche il linguaggio dei giovani premia. Cosi’ come premia la lunga tradizione nella ricerca e la credibilita’ di una azienda che investe nel progresso tecnologico.”
Dunque la responsabilità sociale é un valore che può orientare non solo i comportamenti del consumatore ma anche le scelte professionali delle migliori intelligenze.
Voi che ne pensate? E quali sono i parametri con cui misurate la forza di un brand?
SimoDG
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