Archivio per luglio 2008

Papershow e i suoi viral videos per costruire buzz sulla rete

La società Oxford ha lanciato un prodotto innovativo, chiamato Papershow, utile per i professionisti nelle riunioni e che sarà disponibile in Italia da Settembre 2008. Per saperne di più date un’occhiata al sito web del nuovo prodotto.

E’ proprio per il lancio web che sono stati realizzati cinque video virali per costruire buzz sulla rete e quindi coinvogliare interesse sul prodotto.

Il progetto della campagna di marketing sembra molto interessante, specialmente l’intenzione di usare il buzz marketing sulla rete, coinvolgendo anche i blog. Per ora ne hanno parlato un buon numero di blog: Il blog di Hapù, Kaizen-energia in movimento, Spacechili, Pizzulata, WoMarketing, Our & Your Marketing, Podmork, PcRevenge. E adesso entriamo nel buzz anche noi!

Il prodotto è innovativo e la promozione sul web 2.0 è il suo canale naturale, in più i video virali sono accattivanti e azzeccati.

E voi che ne pensate? Il buzz marketing di Papershow funzionerà?

Luca Taddei

i neolaureati scelgono Bayer, per l’ innovazione e la responsabilità sociale

In un minuto c’è il tempo per decisioni e scelte che il minuto successivo rovescerà.” (Thomas Eliot)

Secondo la Recent Graduates Survey, i neolaureati italiani sono affascinati dal marchio Bayer, a cui attribuiscono la migliore immagine istituzionale.

La ricerca é stata condotta su un campione di 2500 neolaureati di tutte le universita’ italiane ed effettuata durante i Job Meeting e i workshop: tra le 116 aziende e multinazionali il cui brand é stato sottoposto a giudizio, i nostri “dottori” hanno posizionato al primo posto proprio la multinazionale farmaceutica, seguita da Coca Cola e Microsoft; al quarto posto Ferrari, al quinto Ikea e a seguire: Roche, Apple, Sky, Mediaset, Vodafone, Intesa San Paolo, Adecco, Nokia, Accenture, Oreal, Bnl, Auchan, Enel, Ferrero, Coop, Eni, Rinascente, Angelini farmaceutici.

Da notare il che il primato va a un’ azienda che combina in sé due caratteristiche, ovvero “multinazionale” e “settore farmaceutico”, capaci di suscitare in non poche persone dei veri e propri istinti bellici (!) mentre sono del tutto assenti nomi glamour come Armani, Gucci, Dolce&Gabbana: sembra che il mondo della moda non stimoli le corde dei futuri dirigenti e manager. Curioso, in un Paese che fa del fashion la sua bandiera.

Perchè Bayer? Per la credibilità, conquistata in anni di ricerche e innovazioni. Ma anche per l’ impegno che viene rivolto a problematiche sociali: da tempo l’ azienda sostiene la realizzazione di film “ad alto contenuto solidale” mentre di recente é stato creato il logo ‘Fast on Track NOT on Road!’ per una campagna di comunicazione che mira a diffondere tra i giovani la cultura di una guida su strada corretta, sicura e consapevole.

“Probabilmente – afferma Daniele Rosa, Direttore Corporate Communications del Gruppo Bayer in Italia – la capacita’ di parlare anche il linguaggio dei giovani premia. Cosi’ come premia la lunga tradizione nella ricerca e la credibilita’ di una azienda che investe nel progresso tecnologico.”

Dunque la responsabilità sociale é un valore che può orientare non solo i comportamenti del consumatore ma anche le scelte professionali delle migliori intelligenze.

Voi che ne pensate? E quali sono i parametri con cui misurate la forza di un brand?

SimoDG


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